Il presagio di Paolo Simoncelli: "Devo fermare Marco", il ricordo dell’asciugamano
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Il presagio di Paolo Simoncelli: “Devo fermare Marco”, il ricordo dell’asciugamano

Marco Simoncelli

Paolo Simoncelli rivela il presagio avvertito prima della morte del figlio Marco a Sepang. Un asciugamano rovesciato sulla testa di Marco.

Sono passati tredici anni dal tragico incidente che ha strappato via Marco Simoncelli, uno dei piloti più amati del motociclismo. Il 23 ottobre 2011 è una data che i fan non dimenticheranno mai: durante il GP di Malesia, Marco perse la vita al secondo giro. Ancora oggi, il padre, Paolo Simoncelli, porta con sé un ricordo doloroso di quel giorno, un presagio che lo tormenta da allora.

Durante un’intervista, Paolo ha raccontato un episodio che fa venire i brividi: il rimpianto per un asciugamano rovesciato sulla testa di Marco poco prima dell’inizio della gara.

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L’asciugamano rovesciato: un segnale oscuro

Nel caldo soffocante di Sepang, Marco, come tanti piloti, aveva un asciugamano bagnato sulla testa per rinfrescarsi. Ma Paolo Simoncelli notò qualcosa di particolare: il numero 58 stampato sull’asciugamano era rovesciato.

Un dettaglio che, con il senno di poi, si è trasformato per lui in un segno premonitore. “È l’unico rimpianto della mia vita, non avergli fatto girare quell’asciugamano”, ha dichiarato Paolo. Ogni volta che rivede quella foto, il dolore riemerge. “Quell’immagine mi fa male. Ho preso quell’asciugamano e l’ho messo come facevo sempre, ma mi è caduto tutto per terra. Quello stesso giorno, sentii un vento gelato, una sensazione proprio di morte, al punto che mi sono detto ‘Devo andare a fermare Marco’. Ma ormai non c’era più tempo.”

Quel giorno, la morte si presentò in modo inaspettato e crudele, lasciando Paolo con un unico, doloroso rimpianto. “Non ho mai pensato che Marco potesse morire. Ho sempre pensato magari a un incidente, a un’invalidità… ma mai alla morte.”

Il ricordo di Marco Simoncelli

Paolo Simoncelli ha mantenuto vivo il ricordo del figlio attraverso la Fondazione Simoncelli e la SIC58 Squadra Corse, che porta avanti l’eredità del pilota. Nonostante il dolore, Paolo e sua moglie rifarebbero tutto, sapendo che Marco era felice. “Rifaremmo tutto, perché Marco era un ragazzo veramente felice.”

Oggi, Marco vive nei cuori di chi lo ha amato e seguito. E, ovunque si trovi, continua a ispirare chi lo ricorda con affetto, con quella chioma riccia e il sorriso spensierato che hanno segnato una generazione di fan del motociclismo.

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ultimo aggiornamento: 23 Ottobre 2024 15:13

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